Aggiornamento

Prossimamente nelle sezioni download saranno inserite le nuove bozze regolamento ecc relative ai nuovi adattamenti per l’idea della piattaforma.. adattamenti doverosi visto che il 27 febbraio finalmente è stato discusso dell’idea in Consiglio di Dipartimento!

Allora, da dove partire…

Primo c’è da dire che il 27 la Prof.ssa Lischi ha tenuto una introduzione/discorso sull’idea dove assieme ai punti di forza ha evidenziato (cosa che sapevamo già) le problematiche a tenere un laboratorio/redazione del genere nel solo Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere e quindi sostanzialmente nel Polo Guidotti, dove le strutture devono essere adibite ad attività didattiche che impedirebbero un corretto funzionamento di una redazione di una web tv.

Quindi l’idea, assieme al contributo della Prof.ssa Slvatori, ha avuto un “ripiego-slancio” verso l’idea originaria.. ovvero non pensare Apollo come progetto da destinare al Dipartimento, ma come un’entità inter-diaprtimentale, o meglio come mi verrà detto poi, una realtà da inserire all’interno del “Laboratorio di cultura digitale” che ha sede a Palazzo Ricci e può in realtà già ospitare una redazione e provvede già dell’attrezzatura adatta…

Tale laboratorio si occupa di trasmettere sul canale iTunesU dell’Università di pisa diversi contenuti… come sappiamo iTunesU è un canale che ha i suoi pregi e i suoi difetti, principalmente sono questi che elencherò sotto.

Pregi:

  • disponibilità su iTunes
  • contenuto scaricabile
  • contenuto visualizzabile anche su dispositivi mobile (solo iPhone e iPad)

Difetti:

  • Clima chiuso (il contenuto rimane su iTunes e chi non ha il programma non può vederlo né scaricarlo)

Trovo che, in breve, questo difetto faccia un po’ da ombra a tutti e tre i pregi che ho elencato sopra, il canale è si buono, ma non abbastanza per come è stata concepita la web-tv, e non troppo libero come è in fin dei conti il web.

Quindi il progetto Apollo andrebbe ad occupare gli ambienti del Laboratorio, ma come un’altra entità, dotato del proprio sito Internet (accessibile a tutti), connessioni social e perché no, potrà contribuire con alcun contenuti all’arricchimento di quelli già presenti sulla piattaforma iTunesU curata già da tempo dall’Università.

Il Laboratorio di cultura digitale che farà da contenitore ala web-tv sta cercando di costituirsi soggetto giuridico, e questo andrebbe di pari passo con gli intenti iniziali progettati con Apollo, ovvero poter far partecipare degli sponsor per sovvenzionare qualsivoglia attività all’interno della web-tv, e sarebbe quindi un’ulteriore punto a vantaggio per l’adozione degli spazi del laboratorio come spazi utili e pronti a sostenere un’attività di questo tipo.

Avendo già lo spazio il “main sponsor” potrà anche versare una somma minore e non dovremo preoccuparci di trovare un altro ambiente da lui selezionato magari e potremo anche essere meno vincolati da logiche di sponsor specialmente all’inizio, dove per poter partire magari dovevano essere promessi spazi pubblicitari ai primi investitori prima che ai secondi.

L’aspetto negativo è che la sede non sarà al Polo Guidotti, ma che comunque gli studenti del Polo potranno farne comunque parte tramite adesione ad un bando di partecipazione che selezionerà i partecipanti, i quali saranno sempre provenienti da tutta l’università senza distinzione di dipartimento o corso di studi e che potranno, se il loro corso di laurea glielo permette, riscuotere cfu con l’attività svolta nella web tv, che epr adesso ha come nome Apollo ma che rimane un nome di un progetto ed ancora non si è deciso sul nome effettivo… se sarà quindi Apollo o un altro, questo è da decidersi.

Per adesso, tutto bene!

Qualche moditica alla bozza del regolamento e poi vediamo di iniziare a muovere i primi passi seri!

Grazie a tutti quelli che hanno sostenuto il progetto con le loro firme (progetto che spero sia comunque discusso al prossimo consiglio studenti).

Federico

(STAY TUNED!)

Houston We have a Project

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Per chi si connettesse adesso, questo è il blog che riporta i primi passi verso una “web-tv” degli studenti dell’Università di Pisa, una web-tv dell’Ateneo in sostanza, che coniuga contenuti dall’aspetto video e scritto in un’unica piattaforma che riguarda tutto l’Ateneo e non solo.

Per ulteriori dettagli ogni post del blog è riportato anche in versione .pdf e .doc nell’area “Download” alla quale si accede cliccando nell’omonimo comando in alto nella pagina (oppure cliccando qui); i documenti sono ordinati a partire dal più recente in ordine cronologico di caricamento.

Spero che questo blog possa essere aggiornato costantemente con le ultime novità.

Un’ultima “buona nuova” è che del progetto parleremo ad un pubblico più ampio il 22 gennaio 2013 in occasione del Consiglio di Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere.

STAY TUNED!

AGGIORNAMENTO: L’idea presentata brevemente nella sezione “varie ed eventuali” del Consiglio di Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, sarà presentata per l’approvazione nel Consiglio di Dipartimento di Febbraio, che non ha ancora data ed orario certo.

idee-sponsor

Innanzi tutto il più grande “sponsor” che serve ad Apollo è il patrocinio, di Comune di Pisa, Provincia di Pisa e magari anche Regione Toscana, con possibilità di allargare il patrocinio anche alle Provincie limitrofe.

Il patrocinio sta a significare un legame simbolico con il territorio, che si traduce all’atto pratico in un costante aggiornamento da parte dei suddetti enti sulle attività svolte, tramite Pro-loco oppure direttamente tramite gli uffici stampa.

Una forma di sostegno ulteriore da parte di questi Enti potrebbe essere la concessione di suolo pubblico a titolo gratuito per ospitare stand del progetto nelle fiere o eventi come ad esempio l’Internet Festival che spero venga ripetuto nel 2013 a Pisa.

I simboli dei suddetti enti sarebbero ospitati nella Homepage del sito e ben visibili

Come sponsor aziendali, io avevo consigliato di contattare un’azienda di telecomunicazioni, avevo pensato a TIM, che però finora non mi ha risposto.

Avevo pensato a TIM perché è la  Telecom Italia Mobile, e rappresenta forse di più l’Italia che altre aziende ed è la più vicina al mondo dei giovani sia con l’offerta TIM YOUNG sia con l’offerta per studenti in possesso della carta studenti (scuole medie superiori) e quindi potrebbe essere anche la più potenzialmente interessata a questo progetto.

In Inghilterra le Università hanno spesso una O2Academy, un luogo dedicato alle attività studentesche creato appunto dalla O2, una azienda di telecomunicazioni famosissima in Inghilterra, e contattando la TIM vorrei replicare questo contatto azienda-pubblico anche se magari non in maniera analoga (forse è uno sforzo progettare uno spazio creato da TIM all’interno dell’Università e che possa non solo essere sede del Progetto Apollo, ma anche essere sede di concerti e attività che alla fine possano dare un ritorno anche economico in quanto lasciare uno stabile in mano agli studenti senza un ritorno sarebbe forse una spesa onerosa per TIM come per qualsiasi altro operatore di telefonia mobile).

Mi sarebbe interessato quindi che la TIM potesse partecipare alla creazione di Apollo e contribuire alla creazione della redazione con la dotazione di materiale o appunto, di un locale che possa creare, in modo che questo progetto possa essere anche una sorta di progetto pilota anche per altre Università, o che possa essere comunque un esempio di pratica diversa, innovativa ed efficiente.

Come primo sponsor, data la natura del progetto non avevo avuto altri spunti/idee provenienti anche da altri studenti, e tenderei ad avere uno sponsor di livello nazionale…  ora passerei alla definizione dei secondi sponsor.

I “secondi sponsor” li ho definiti così perché non comparirebbero con i loro brand nella homepage, ma sarebbero visibili solo all’inizio e/o alla fine del video con brevi apparizioni-spot della durata di 10 secondi massimo.

La permanenza sul video dello sponsor è decisa dallo sponsor stesso che può richiedere o non richiedere la sua presenza in un determinato video o in una serie di video, pagando un corrispettivo.

Sul corrispettivo l’enigma è il “quanto paga”, ed avevo pensato ad un importo forfettario da decidere in base alla tipologia di video, ma se poi uno sponsor volesse accaparrarsi una serie di video oppure tutta l’area news per un determinato periodo potrebbe essere difficile rispondere con efficacia alla domanda di possibili altri sponsor.

Quindi avrei pensato che il modo più efficace è di cercare di periodizzare gli sponsor, dargli un termine e poter favorire la concorrenza anche dando vita ad aste, aggiudicate al miglior offerente, che comunque sarà presente in determinati video per un determinato periodo.

Più che una stima delle visite e della possibilità di un placement per delle aziende interessate ad investire sula nostra piattaforma io direi che sia più trasparente e certo presentare un “bilancio” a trimestri che riguardi visite e trend e che possa dare un’idea alle aziende di come dalla partenza la piattaforma si sia evoluta.

Non sarei quindi contrario ad un primo trimestre senza sponsor secondari, anche se, stime e trend possono sempre essere ipotizzati e stimati con i dati in nostro possesso e possiamo presentare quelli alle aziende interessate.

Linee guida regolamento APOLLO

Bozza regolamento

  1. Apollo è la web-tv universitaria dell’Università di Pisa. È composta da elementi interni all’Università e promuove la libertà di espressione senza discriminazione di alcun tipo e nel rispetto di tutte le diversità.
  2. Apollo intende mettere in Rete contenuti creati  principalmente dagli studenti, una parte potrà essere pervenuta da terzi e come quella creata dagli studenti dovrà comunque essere di interesse studentesco e/o universitario, promuovere attività svolte sul territorio o in Università le quali possono avere natura sia culturale sia puramente ricreativa.
  3. Apollo può contenere contributi video, ma anche contributi di natura scritta.

Struttura

L’organizzazione di Apollo prevede i seguenti organi:

  • Comitato scientifico

Composto da 7 Professori del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere,  5 Prof. che si possono offrire volontari provenienti dal resto dell’Ateneo, più 2 studenti provenienti dalla redazione. Il Comitato si deve riunire almeno una volta a semestre per definire le linee guida e gli obiettivi di Apollo, gli eventuali nuovi attori sulla scena e certificare il numero effettivo degli studenti in redazione. Il Direttore ed il Segretario del Comitato sono le due cariche che aprono e chiudono le sedute e siedono anche in Redazione.

  • Redazione

Composta da massimo 20 elementi è il nucleo operativo di Apollo, si occupa della realizzazione e messa in onda dei video e degli articoli. Fanno parte della redazione, come membri supervisori, il Direttore e il Segretario del Comitato più un coordinatore didattico ed un addetto al laboratorio video che certificano le presenze e la quantità di lavoro svolto da ciascuno studente.

La Redazione ha un suo Direttore ed un suo Segretario che siedono anche nel comitato scientifico; ogni area interna alla redazione ha un responsabile, quindi avremo un responsabile.

Le aree all’interno della redazione sono le seguenti:

  1. News e social media
  2. Arte
  3. Contributi

Gli studenti che si dedicano ad un’area possono anche creare contenuti per altre aree, con l’obiettivo che nessuna area rimanga meno servita. Il Direttore ed Il Segretario di redazione hanno gli stessi compiti degli altri studenti in redazione.

I membri di entrambi gli organi hanno mandato annuale, con al possibilità che alcuni elementi possano essere sostituiti semestralmente.

Aree

Le aree di Apollo, come già detto, sono 3.

L’area News e Social Media  tratta le novità del territorio e dell’Università con possibilità di fare interviste o servizi informativi dedicati. Si occupa anche della gestione degli account di Apollo sui social network, ed è responsabile dei contenuti veicolati tramite essi

Area Arte, si occupa della creazione di visioni o interpretazioni personali del vivere universitario e Pisano con creazioni video e scritte appunto, personali.

Area Contributi, si occupa di smistare nell’area News e Social Media e nell’area Arte i contenuti pervenuti da estranei all’Università, o comunque non iscritti. Si occupa anche di inserire e controllare i contenuti dei Blog dove anche gli esterni alla redazione possono avere un proprio spazio ed inserire contenuti in conformità con le linee guida dettate dall’emittente.

Ogni area è soggetta alla gestione del suo responsabile che risponde anche dell’andamento della stessa.

Recruiting

La proposte di partecipazione ad Apollo vegono raccolte e valutare dalla Redazione.

I soggetti interessati vengono chiamati a colloquio e valutati dalla Redazione che sceglie, assieme agli altri membri supervisori, chi farà parte della Redazione stessa.

Nel caso le richieste fossero 20 o un numero inferiore, verranno accettate tutte.

Si possono candidare tutti gli iscritti all’Università di Pisa, e saranno esclusi in non iscritti che comunque potranno far pervenire i loro contenuti alla Redazione.

Crediti formativi

Per la partecipazione ad Apollo sono attribuibili X da decidere, per semestre in relazione all’attività svolta ed al tempo impiegatoci(DA VEDERE)

(poter concorrere alla carriera di giornalista pubblicista sembra non percorribile come strada perché ci vuole un rapporto continuativo e contributivo con una testata, a meno che non mi abbiano detto male)

Sponsor

Apollo si riserva l’utilizzo di sponsor anche nazionali con placement che durino massimo 10 secondi all’inizio ed alla fine dei video scelti per tale attività (da vedere)

Da vedere anche il modo di contribuzione

Apollo idea #1

APOLLO (brevissimo sguardo, prossimamente altri post più dettagliati… il documento è di qualche mese fa, tra Dipartimenti nuovi e varie situazioni da sistemare se ne inizia a parlare seriamente adesso)

Piattaforma Studenti Università di Pisa

Diciamo che tutto muove da un’idea avuta qualche mese fa; secondo me l’Università di Pisa potrebbe giovarsi anche di maggior prestigio tramite lo sviluppo e magari il miglioramento di essa…

L’ho chiamata Apollo in quanto il database per gli esami e corsi nella Facoltà di Lettere e Filosofia si chiama “Omero” ed essendo attinente alle arti, ed un nome Universalmente riconosciuto, ho pensato che tale progetto potesse chiamarsi Apollo, successivamente ho pensato anche a Galileo visto che Pisa è particolarmente legata a questo noto personaggio scientifico, anche se rimango dell’idea che Apollo sia il migliore e che altre eventuali sigle all’inglese sarebbero ridondanti.

Prodotto, ma ancora meglio, piattaforma studenti… anche se la scelta del nome e altre fasi successive sono venute dopo la definizione della consistenza di questo progetto, ci tenevo a specificare prima il “come mai” del nome.

Veniamo al “cosa è Apollo?”.

Apollo è, appunto, un portale studenti dove studenti dell’ateneo, tramite una redazione scelta a ciclo annuale e/o semestrale (formata da studenti i quali sono tenuti a caricare propri contenuti e/o di terzi), possono condividere contenuti (video, video “artistici”, articoli ecc) inerenti il territorio Pisano, l’Università e in alcuni casi perché no, anche temi più globali.

L’idea parte da un concetto riassumibile con il termine di “GLocal” e dalle frasi anche esse ampiamente usate e abusate che citano “acting local, think global” ovvero agire locale per pensare in globale.

Sono parole che si possono concretizzare facilmente volendo.

Ho pensato a questa “strategia” perché vedendo cosa altre tv di studenti fanno, credo che questo sia il miglior metodo per valorizzare, università, territorio e studenti stessi… Tv di altri atenei vengono anche criticate per l’uso di tematiche internazionali attraverso le quali intervistano gli studenti o ne fanno piccoli video, viene criticato a volte l’utilizzo di tali canali anche per contenuti che esulano dal contesto culturale e che non fanno informazione.

Io punterei sul “Locale” appunto per avere risonanza Globale, recensire mostre, o spettacoli teatrali o altro ancora che di interessante viene fatto sul territorio Pisano, del quale a volte ne sappiamo poco, ma anche le attività promosse dall’Ateneo.

Potremo andare a fare mini-documentari, anche in stile servizi-tv, su appunto mostre, spettacoli teatrali e realtà del territorio per dare, oltre che risonanza a livello locale, visibilità anche a livello Globale, e credo che la presenza di qualche sponsor, se possibile, non nuocerebbe.

Sono convinto che agire sul locale, possibilmente con il patrocinio di enti amministrativi locali, potrebbe essere una strategia migliore che trattare troppi argomenti anche di interesse internazionale in quanto sono trattati e rimbalzati da media di portata maggiore e che riportarli di nuovo a livello di broadcasting locale potrebbe essere un inutile spreco di risorse.

Si tratta quindi, a livello pratico, di creare un sito apposito per Apollo, collegato magari a quello dell’Università.

Allo stesso si dovrebbero poter collegare link diretti messi sui siti degli enti locali.

La redazione formata da minimo 10 – massimo 20 studenti (di cui il 60% almeno credo debba provenire da triennali DISCO, SBC e specialistica SAVS in quanto l’idea è proprietaria di questa area e questa area potrebbe essere potenzialmente più rilevante per la riuscita di tale progetto)… si curerà di inserire (e controllare) i video e i contenuti che le perverranno da altri studenti.

Ciascuno studente avrà un ruolo ben preciso, ci sarà una direzione e una segreteria che si occuperanno prevalentemente della raccolta di informazioni, conteggio ore e conteggio del lavoro fatto da ciascuno con relativa assegnazione dei compiti (da farsi in presenza di tutti, in modo che tutta la redazione possa essere d’accordo su “chi fa cosa”).

Per quanto riguarda i video, si tratterà di video archiviati nello storage messo a disposizione e di video “embeddedati” da Youtube, per questo credo che sia importante anche la partecipazione quindi di un canale Youtube dell’Università in quanto alcuni video di carattere più generale (tipo presentazioni dell’Università) potrebbero attraverso il più che noto Youtube, portare un utente sul canale APOLLO tramite un link.

Per quanto riguarda gli articoli si tratterà di articoli messi disponibili sul sito in creative commons come i video, e se possibile sarebbe utile dedicare una pagina ai collegamenti a blog creati da studenti e fare della sezione “articoli” (ma anche quella video) una sorta di testata (non so se questo sia possibile).

I soggetti scelti per le attività di redazione saranno “retribuiti” in cfu, attribuibili all’area “a scelta dello studente” o “altre attività” in base ovviamente alle ore di attività che verranno concordate e controllate tramite il lavoro svolto, dai coordinatori didattici che svolgeranno il ruolo analogo a quello della certificazione di crediti per stage.

Economicità del Prodotto

Apollo è economicamente sostenibile, sfrutta risorse (pc, studenti e locali) interne all’Ateneo, in special modo nell’area di lettere (Polo Guidotti per esempio), a partire dai laboratori multimediali, dai pc di ateneo o di dipartimento fino alla strumentazione data in dotazione all’Università.

In più, ogni anno, vengono offerti dei bandi per le attività studentesche e io credo che gli studenti interessati, la redazione stessa in sostanza, potrebbero far richiesta di un fondo per la prosecuzione dell’attività di Apollo in modo da dotarsi di più materiale (da una telecamera, a materiale pubblicitario a fondi per allestire anche un gazebo in manifestazioni cittadine dove farsi pubblicità), materiale che verrebbe quindi re-investito in  università e non si tratterebbero di elargizioni date a “fondo perduto”.