Apollo idea #1

APOLLO (brevissimo sguardo, prossimamente altri post più dettagliati… il documento è di qualche mese fa, tra Dipartimenti nuovi e varie situazioni da sistemare se ne inizia a parlare seriamente adesso)

Piattaforma Studenti Università di Pisa

Diciamo che tutto muove da un’idea avuta qualche mese fa; secondo me l’Università di Pisa potrebbe giovarsi anche di maggior prestigio tramite lo sviluppo e magari il miglioramento di essa…

L’ho chiamata Apollo in quanto il database per gli esami e corsi nella Facoltà di Lettere e Filosofia si chiama “Omero” ed essendo attinente alle arti, ed un nome Universalmente riconosciuto, ho pensato che tale progetto potesse chiamarsi Apollo, successivamente ho pensato anche a Galileo visto che Pisa è particolarmente legata a questo noto personaggio scientifico, anche se rimango dell’idea che Apollo sia il migliore e che altre eventuali sigle all’inglese sarebbero ridondanti.

Prodotto, ma ancora meglio, piattaforma studenti… anche se la scelta del nome e altre fasi successive sono venute dopo la definizione della consistenza di questo progetto, ci tenevo a specificare prima il “come mai” del nome.

Veniamo al “cosa è Apollo?”.

Apollo è, appunto, un portale studenti dove studenti dell’ateneo, tramite una redazione scelta a ciclo annuale e/o semestrale (formata da studenti i quali sono tenuti a caricare propri contenuti e/o di terzi), possono condividere contenuti (video, video “artistici”, articoli ecc) inerenti il territorio Pisano, l’Università e in alcuni casi perché no, anche temi più globali.

L’idea parte da un concetto riassumibile con il termine di “GLocal” e dalle frasi anche esse ampiamente usate e abusate che citano “acting local, think global” ovvero agire locale per pensare in globale.

Sono parole che si possono concretizzare facilmente volendo.

Ho pensato a questa “strategia” perché vedendo cosa altre tv di studenti fanno, credo che questo sia il miglior metodo per valorizzare, università, territorio e studenti stessi… Tv di altri atenei vengono anche criticate per l’uso di tematiche internazionali attraverso le quali intervistano gli studenti o ne fanno piccoli video, viene criticato a volte l’utilizzo di tali canali anche per contenuti che esulano dal contesto culturale e che non fanno informazione.

Io punterei sul “Locale” appunto per avere risonanza Globale, recensire mostre, o spettacoli teatrali o altro ancora che di interessante viene fatto sul territorio Pisano, del quale a volte ne sappiamo poco, ma anche le attività promosse dall’Ateneo.

Potremo andare a fare mini-documentari, anche in stile servizi-tv, su appunto mostre, spettacoli teatrali e realtà del territorio per dare, oltre che risonanza a livello locale, visibilità anche a livello Globale, e credo che la presenza di qualche sponsor, se possibile, non nuocerebbe.

Sono convinto che agire sul locale, possibilmente con il patrocinio di enti amministrativi locali, potrebbe essere una strategia migliore che trattare troppi argomenti anche di interesse internazionale in quanto sono trattati e rimbalzati da media di portata maggiore e che riportarli di nuovo a livello di broadcasting locale potrebbe essere un inutile spreco di risorse.

Si tratta quindi, a livello pratico, di creare un sito apposito per Apollo, collegato magari a quello dell’Università.

Allo stesso si dovrebbero poter collegare link diretti messi sui siti degli enti locali.

La redazione formata da minimo 10 – massimo 20 studenti (di cui il 60% almeno credo debba provenire da triennali DISCO, SBC e specialistica SAVS in quanto l’idea è proprietaria di questa area e questa area potrebbe essere potenzialmente più rilevante per la riuscita di tale progetto)… si curerà di inserire (e controllare) i video e i contenuti che le perverranno da altri studenti.

Ciascuno studente avrà un ruolo ben preciso, ci sarà una direzione e una segreteria che si occuperanno prevalentemente della raccolta di informazioni, conteggio ore e conteggio del lavoro fatto da ciascuno con relativa assegnazione dei compiti (da farsi in presenza di tutti, in modo che tutta la redazione possa essere d’accordo su “chi fa cosa”).

Per quanto riguarda i video, si tratterà di video archiviati nello storage messo a disposizione e di video “embeddedati” da Youtube, per questo credo che sia importante anche la partecipazione quindi di un canale Youtube dell’Università in quanto alcuni video di carattere più generale (tipo presentazioni dell’Università) potrebbero attraverso il più che noto Youtube, portare un utente sul canale APOLLO tramite un link.

Per quanto riguarda gli articoli si tratterà di articoli messi disponibili sul sito in creative commons come i video, e se possibile sarebbe utile dedicare una pagina ai collegamenti a blog creati da studenti e fare della sezione “articoli” (ma anche quella video) una sorta di testata (non so se questo sia possibile).

I soggetti scelti per le attività di redazione saranno “retribuiti” in cfu, attribuibili all’area “a scelta dello studente” o “altre attività” in base ovviamente alle ore di attività che verranno concordate e controllate tramite il lavoro svolto, dai coordinatori didattici che svolgeranno il ruolo analogo a quello della certificazione di crediti per stage.

Economicità del Prodotto

Apollo è economicamente sostenibile, sfrutta risorse (pc, studenti e locali) interne all’Ateneo, in special modo nell’area di lettere (Polo Guidotti per esempio), a partire dai laboratori multimediali, dai pc di ateneo o di dipartimento fino alla strumentazione data in dotazione all’Università.

In più, ogni anno, vengono offerti dei bandi per le attività studentesche e io credo che gli studenti interessati, la redazione stessa in sostanza, potrebbero far richiesta di un fondo per la prosecuzione dell’attività di Apollo in modo da dotarsi di più materiale (da una telecamera, a materiale pubblicitario a fondi per allestire anche un gazebo in manifestazioni cittadine dove farsi pubblicità), materiale che verrebbe quindi re-investito in  università e non si tratterebbero di elargizioni date a “fondo perduto”.