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Innanzi tutto il più grande “sponsor” che serve ad Apollo è il patrocinio, di Comune di Pisa, Provincia di Pisa e magari anche Regione Toscana, con possibilità di allargare il patrocinio anche alle Provincie limitrofe.

Il patrocinio sta a significare un legame simbolico con il territorio, che si traduce all’atto pratico in un costante aggiornamento da parte dei suddetti enti sulle attività svolte, tramite Pro-loco oppure direttamente tramite gli uffici stampa.

Una forma di sostegno ulteriore da parte di questi Enti potrebbe essere la concessione di suolo pubblico a titolo gratuito per ospitare stand del progetto nelle fiere o eventi come ad esempio l’Internet Festival che spero venga ripetuto nel 2013 a Pisa.

I simboli dei suddetti enti sarebbero ospitati nella Homepage del sito e ben visibili

Come sponsor aziendali, io avevo consigliato di contattare un’azienda di telecomunicazioni, avevo pensato a TIM, che però finora non mi ha risposto.

Avevo pensato a TIM perché è la  Telecom Italia Mobile, e rappresenta forse di più l’Italia che altre aziende ed è la più vicina al mondo dei giovani sia con l’offerta TIM YOUNG sia con l’offerta per studenti in possesso della carta studenti (scuole medie superiori) e quindi potrebbe essere anche la più potenzialmente interessata a questo progetto.

In Inghilterra le Università hanno spesso una O2Academy, un luogo dedicato alle attività studentesche creato appunto dalla O2, una azienda di telecomunicazioni famosissima in Inghilterra, e contattando la TIM vorrei replicare questo contatto azienda-pubblico anche se magari non in maniera analoga (forse è uno sforzo progettare uno spazio creato da TIM all’interno dell’Università e che possa non solo essere sede del Progetto Apollo, ma anche essere sede di concerti e attività che alla fine possano dare un ritorno anche economico in quanto lasciare uno stabile in mano agli studenti senza un ritorno sarebbe forse una spesa onerosa per TIM come per qualsiasi altro operatore di telefonia mobile).

Mi sarebbe interessato quindi che la TIM potesse partecipare alla creazione di Apollo e contribuire alla creazione della redazione con la dotazione di materiale o appunto, di un locale che possa creare, in modo che questo progetto possa essere anche una sorta di progetto pilota anche per altre Università, o che possa essere comunque un esempio di pratica diversa, innovativa ed efficiente.

Come primo sponsor, data la natura del progetto non avevo avuto altri spunti/idee provenienti anche da altri studenti, e tenderei ad avere uno sponsor di livello nazionale…  ora passerei alla definizione dei secondi sponsor.

I “secondi sponsor” li ho definiti così perché non comparirebbero con i loro brand nella homepage, ma sarebbero visibili solo all’inizio e/o alla fine del video con brevi apparizioni-spot della durata di 10 secondi massimo.

La permanenza sul video dello sponsor è decisa dallo sponsor stesso che può richiedere o non richiedere la sua presenza in un determinato video o in una serie di video, pagando un corrispettivo.

Sul corrispettivo l’enigma è il “quanto paga”, ed avevo pensato ad un importo forfettario da decidere in base alla tipologia di video, ma se poi uno sponsor volesse accaparrarsi una serie di video oppure tutta l’area news per un determinato periodo potrebbe essere difficile rispondere con efficacia alla domanda di possibili altri sponsor.

Quindi avrei pensato che il modo più efficace è di cercare di periodizzare gli sponsor, dargli un termine e poter favorire la concorrenza anche dando vita ad aste, aggiudicate al miglior offerente, che comunque sarà presente in determinati video per un determinato periodo.

Più che una stima delle visite e della possibilità di un placement per delle aziende interessate ad investire sula nostra piattaforma io direi che sia più trasparente e certo presentare un “bilancio” a trimestri che riguardi visite e trend e che possa dare un’idea alle aziende di come dalla partenza la piattaforma si sia evoluta.

Non sarei quindi contrario ad un primo trimestre senza sponsor secondari, anche se, stime e trend possono sempre essere ipotizzati e stimati con i dati in nostro possesso e possiamo presentare quelli alle aziende interessate.